Nome di battaglia "Lina".
Antifascista.
Il 14.1.1943 fu arrestata - su denuncia di alcuni compagni di lavoro - per avere detto pubblicamente: «Vengano pure i rossi, così potrò vendicare mio marito».
Il marito Carlo Tomba anni prima era stato bastonato dai fascisti.
Il 6.2.1943 venne liberata e ammonita.
Durante la lotta di liberazione fu membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Pianoro e del Comando unico militare Emilia Romagna
con funzione di staffetta.
Fu arrestata il 29.5.1944 e rimase in carcere sino al 20.10.1944.
Riconosciuta partigiana dal 9.9.1943 alla Liberazione.